LAVENO MOMBELLO - BAMBINA TEDESCA TRATTA IN SALVO SULLE GALLERIE
LAVENO MOMBELLO – Bambina tedesca di 11 anni, in vacanza a Laveno, cade lungo un pericoloso pendio ghiaioso, sopra le gallerie del Sasso Galletto fra Laveno e Castelveccana, procurandosi un trauma cranico, ma per fortuna le sue condizioni non sono risultate gravi. Vasto tuttavia lo spiegamento di uomini e mezzi per portargli soccorso, vista la particolare zona impervia in cui si è registrato l’incidente e che, in un primo momento, si era temuto il peggio. La famigliola di tedeschi, madre e due figlie di 11 e 14 anni, sono in vacanza a Laveno presso l’albergo della Funivia del Lago Maggiore, mentre il padre è rientrato in Germania.
La madre nel primo pomeriggio di ieri aveva lasciato l’albergo dicendo alla titolare Paola Mattioni, che si sarebbe recata con le due figlie, una di 14 e l’altra di 11 anni, lungo un sentiero nella zona di Monteggia. La turista, raggiunta Laveno è risalita a piedi verso via Monteggia e da qui ha preso il sentiero del Lazzareto, che porta verso Castelveccana. La donna ad un certo punto ha lasciato il sentiero, dirigendosi verso il lago, ed è andata a trovarsi sopra gallerie della provinciale n°69, fra Laveno e Castelveccana. Perso ogni riferimento, la donna è finita sui classici “ghiaioni” (l’accumulo di pietrisco staccato dalle pareti rocciose sovrastanti) che rendono difficile il percorso. Ad un certo punto, verso le 14, quasi sopra le gallerie la bambina più piccola è inciampata e cadendo ha battuto violentemente la testa con una certa fuoriuscita di sangue. Scattato l’allarme sul posto giungevano i vigili del fuoco di Luino e Varese con il Saf e da Laveno Mombello, si muoveva la protezione civile lavenese. Visto che per una cattiva interpretazione e per l’agitazione della donna si era parlato anche di una macchina che rischiava di finire nel lago, (la vettura era invece parcheggiata nel piazzale della funivia) sul posto si portava la polizia nautica provinciale, la guardia costiera e la motovedetta della guardia di finanza di Cannobio. Difficile localizzare il punto della lunga galleria dove si trovava la famigliola e così, provvidenziale è stato l’arrivo della polizia provinciale nautica che dal lago ha dato le coordinate ai soccorritori, mentre da terra la prociv, si faceva lanciare una sacca da parte della donna, che ha cosi permesso di localizzare il punto esatto verso il quale si sono orientati i soccorsi. Data la presenza di zona impervia, mentre i vigili del fuoco salivano sopra la galleria con delle scale, si chiedeva l’intervento dell’elisoccorso di Como, con il soccorso alpino e il personale medico per le prime cure. La bambina è poi stata elitrasportata in codice giallo al pronto soccorso di Cittiglio, mentre la polizia locale di Laveno si prendeva cura della madre e la sorellina, fatte scendere da sopra la galleria con le scale dei vigili del fuoco di Luino.
