SUCCESSO PER IL CONVEGNO SUL VOLONTARIATO
LAVENO MOMBELLO - Successo per il convegno sul volontariato, che si è svolto presso la Fondazione Menotti Bassani di Laveno Mombello. Salone gremito con la presenza del sindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon, del vice sindaco Giancarlo De Bernardi, dell'ex sindaco Ercole Ielmini, del presidente emerito della fondazione Gennaro Arioli, del presidente Paolo Bevilacqua, del presidente dell'Amba Clateo Castellini. Interessanti e importanti gli interventi che si sono succeduti da parte di Giuliana Bossi, dell'animatrice Nerella Corazza e quello toccante di Clara Schiavo-Lena, sul mondo del volontariato nel sociale e presso la stessa struttura lavenese.
Ma permetteteci di soffermarci sull'intervento del nostro "padre" della protezione civile Senatore Giuseppe Zamberletti, che dopo l'intervento del coordinatore lavenese della prociv Claudio Perozzo, che ha evocato i primi interventi durante il terremoto del Friuli, che ha visto i lavenesi partecipi, dopo un toccante filmato di quei giorni alla domanda del coordinatore lavenese: "Sono giorni di grande dibattito intorno ai temi della protezione civile italiana". Zamberletti fra l'altro ha detto: "Non sbaglia. Stiamo attraversando un periodo non semplice, fatto di grandi cambiamenti succeduti ad alcune difficoltà, legate anche al particolare momento politico del Paese. Un periodo caratterizzato inoltre da eventi e problematiche di protezione civile reale, vissuta, che non consentono al sistema di respirare neanche un attimo. Inoltre c’è spesso il rischio di fare andare la macchina in fibrillazione. La macchina è fatta prima di tutto da uomini e donne, e dunque per lavorare occorre la necessaria serenità. In questo, anche i media potrebbero aiutarci: purtroppo, invece, mi vedo spesso costretto a smentire o precisare dichiarazioni che mi vengono attribuite sui diversi problemi in campo, e che non facilitano il migliore andamento delle operazioni. Mi riferisco ad esempio al decreto che dovrebbe ridisegnare la protezione civile, attualmente in corso di conversione in Parlamento. C’è tanta elettricità in giro che qualsiasi cosa tu dica rischi di scontentare qualcuno, dalle strutture operative, a qualche ministero, a qualche ente. Ma debbo purtroppo registrare che ancora oggi molta gente non ha capito perfettamente il congegno della protezione civile, e propone dunque soluzioni che, pur se applicabili ad altri contesti, risulterebbero devastanti, mortiferi per l’efficienza del sistema nazionale di protezione civile. Per non parlare poi della storia della previsione dei terremoti. Una storia infinita." Poi ha concluso ricordando come solo riconoscendo il ruolo del decentramento e dell'ottimale coordinamento fra Stato e Comuni, con il giusto stimolo al vero volontariato, il sistema funziona.
