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LAVENO MOMBELLO – 02.08. 2017 - Il livello del lago Maggiore, che malgrado lo scarso apporto idrico aveva mantenuto un livello accettabile e nonostante i temporali sta lentamente scivolando verso la soglia di magra. Oggi alle 12, era sceso a 30 centimetri sopra lo zero idrometrico, come si documenta alla centrale di monitoraggio della Protezione civile comunale di Laveno Mombello. Un livello mai raggiunto in questo 2017, visto che a fine marzo si era registrata la minima di 56 centimetri. Siamo a una manciata di centimetri dalla prima soglia di magra, quella che fa scattare le prime limitazioni di imbarco sui traghetti di linea fra Laveno e Intra. Una discesa costante, che è iniziata sin dal 12 luglio, quando il livello del lago era attestato attorno al metro e 5 centimetri (che risulta anche la quota massima di questo 2017) mentre la dibattuta media dei limiti di concessione per la gestione degli enti regolatori, che va da marzo a novembre, è di un metro e 25 e quella invernale è di un metro e 50. Da sottolineare, il buon andamento della regolazione dei deflussi verso il Ticino e il Po, ed è solo grazie a queste ottimali manovre di regolamentazione idrica,

fatte allo sbarramento della diga della Miorina, sbarramento collocato a Golasecca a valle del deflusso delle acque dal lago Maggiore, se si sono mantenuti livelli ottimali nelle scorse settimane. Sempre oggi, malgrado i temporali che si sono registrati su tutto il bacino lacustre, al lago affluivano mediamente dai vari corsi d’acqua affluenti al Verbano dal vasto bacino imbrifero che si estende per ben 6.599 chilometri, solo 133,6 metri cubi d’acqua al secondo, ma ne uscivano 264,5 verso i canali idrici e verso il Ticino e i canali Villoresi e i Navigli. Per di più, a favore del turismo, ma non certamente delle risorse idriche, stiamo affrontando una settimana di bel tempo, salvo sporadici temporali e pertanto non si annunciano apporti idrici al lago. Come noto il Po è in secca a Bereguardo, il Ticino segna meno 89 sotto lo zero idrometrico e il Po a Pavia, dove raccoglie le acque del Ticino, provenienti dal lago Maggiore il livello è di meno 150. Va meglio per i numerosi turisti sulle due sponde del Verbano, che possono disporre di spiagge più spaziose, come del resto chiedevano molti operatori per la stagione estiva. Chiaro dunque che di questo passo la riserva idrica del Verbano per l’agricoltura di pianura e per fronteggiare un eventuale periodo di siccità, si va esaurendo abbastanza rapidamente e raggiunta la prima soglia di magra si ridurrà forzatamente anche l’erogazione a sfavore del fiume Ticino e dei numerosi canali irrigui piemontesi e lombardi. La situazione critica è stata fotografata anche dalla relazione di Legambiente con la sua ricerca svolta con le golette dei laghi 2017. Secondo le stime, nel lago Maggiore i metri cubi degli afflussi cumulati quest’anno si sono ridotti di 5.517 milioni (il 22% in meno rispetto al 2016).

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