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- ROMA - 24.08.2016 - Terremoto Italia Centrale : il “Sistema Protezione Civile completamente attivato” . Sono quattro i comuni più colpiti dal sisma che ha interessato l’Italia centrale la notte scorsa: si tratta di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Non c’è ancora un bilancio preciso delle vittime, che purtroppo viene continuamente aggiornato. Ci sono centinaia di feriti e decine di dispersi, oltre ai morti già estratti dalle macerie, fra la frazione di Pescara del Tronto e Arquata del Tronto, far Amatarice e Accumoli (raso al suo per oltre due terzi). Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci chiede «generi di prima necessità da tutta Italia perché siamo completamente scollegati» Ad Amatrice è arrivato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che ha fatto un appello ‘a non intasare la Salaria, strada cruciale per i soccorsi. I soccorritori stanno incontrando diverse difficoltà per raggiungere Accumoli, uno dei comuni in provincia di Rieti più colpiti dal terremoto. Problemi anche per gli elicotteri, che non sono al momento riusciti ad atterrare. Un altro elicottero è invece atterrato ad Amatrice, un altro dei comuni colpiti, e sta trasportando i feriti all’ospedale di Rieti. La strada statale 685 “delle tre Valli” è chiusa tra Borgo Cerreto e Serravalle” e, più avanti, tra Norcia e Arquata

del Tronto (Ascoli Piceno) per problemi legati al sisma. Il tratto compreso fra i due blocchi stradali è percorribile soltanto dai mezzi di soccorso e dai residenti. Secondo quanto riferito, le scosse hanno provocato lesioni ad una galleria paramassi, nel versante umbro. Si segnalano inoltre alcune cadute massi. Il sisma è stato risentito in tutta l’Italia centrale, tanto da ‘risuonare dal Gargano e da Napoli fino a Bologna. Le decine di repliche del terremoto di magnitudo 6,0 che ha colpito Rieti sono sempre meno intense, ma per i sismologi dell’Ingv l’andamento della situazione è imprevedibile, al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale. Come informa il Dipartimento: “ A seguito della forte scossa verificatasi stanotte alle 3.36, e a quelle che sono seguite nelle ore successive, è riunito a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, il Comitato Operativo per il coordinamento della risposta emergenziale. Nel frattempo, è stato firmato il decreto del Presidente del Consiglio che consente al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, di assicurare l’organizzazione dei servizi di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite dagli eventi sismici, nonché l’adozione degli interventi provvisionali strettamente necessari. Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è completamente attivato, con i soccorsi provenienti da fuori regione, tra cui diverse sezioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che vengono fatti convergere presso la Scuola Interforze della Difesa di Rieti. Al momento si registrano ancora criticità per i soccorsi a raggiungere alcune località, un reparto del Genio militare è mobilitato da Roma per la rimozione delle macerie. Difficoltà anche nei collegamenti radio e satellitari, che rendono più difficoltose le operazioni. Elicotteri sono in volo sia per i soccorsi sia per avere un rilievo dall’alto della situazione che consenta di avere una panoramica ampia degli effetti. Squadre cinofile per la ricerca dei dispersi stanno, poi, arrivando da tutta Italia. I maggiori effetti, con crolli, persone sotto le macerie e ingenti danni, risultano al momento registrati ad Amatrice e ad Accumuli, nel reatino, ma anche i territori di Marche, in particolare nel comune di Arquata del Tronto, e Umbria risultano coinvolti. In questo momento, ha precisato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, siamo nel pieno della fase del soccorso in cui la priorità è salvare vite umane, verrà poi il momento dell’assistenza alla popolazione e successivamente quella del rilievo dei danni. La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555. ATTENZIONE: i Volontari di Protezione civile, che possono partecipare alle operazioni di soccorso, sono coloro che sono regolarmente iscritti alle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile ed aventi copertura assicurativa prevista dalla Legge, equipaggiati dei dispositivi di protezione individuale per le attività di soccorso che si intendono svolgere, e soprattutto è indispensabile ricevere l'attivazione da parte della struttura di coordinamento ufficiale (sala operativa della Regione o di altri Enti competenti per l'attivazione del D.P.R. 194/01). Cosa fare Durante un terremoto • Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante. • Stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.). • Fai attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi. • Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare. • Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc. • Se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono. Dopo un terremoto Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi. Esci con prudenza, indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti. Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato. Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del tuo Comune. Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono. Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.

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