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LAVENO MOMBELLO – 01.02.2015 - Si è chiuso con ben 376 interventi effettuati, il 2014 per la Protezione Civile di Laveno Mombello, un anno piuttosto duro e impegnativo, secondo solo ai 450 interventi effettuati nel 2000, a seguito della lunga e dannosa esondazione record del lago. Ma il 2014 è stato purtroppo quello che ha registrato la tragedia dei 9 franamenti a Laveno Mombello, con ben due morti, ed una quarantina di persone evacuate, oltre all’esondazione del lago ed alla tracimazione di due corsi d’acqua. Il 2013 si era chiuso con 345 interventi e la nota e disastrosa “Tempesta di Natale” che aveva impegnato la trentina di “veri” volontari della prociv lavenese, che sia il giorno di Natale che di Santo Stefano erano sotto l’acqua a rispondere alle decine di chiamate per allagamenti, alberi abbattuti, tracimazione di corsi d’acqua, sacrificando le proprie ore e lo stare insieme alle persone care

<p style="text-align: justify;">in queste giornata di festa. Ora si auspica un 2015, all’insegna di una maggiore tranquillità, ad una riduzione di interventi in emergenza, per dar cosi spazio ad una più puntuale opera di prevenzione sul territorio, ma sarà questo l’anno all’insegna del 40° di fondazione del gruppo lavenese sorto nel 1975, quale gruppo AIB (Anti Incendio Boschivo) e poi divenuto da 20 anni, Gruppo Comunale di Protezione Civile riconosciuto dal Dipartimento di Protezione Civile di Roma, i cui funzionari, unitamente a quelli regionali dell’epoca, ne hanno gettato le basi formative ed operative, insieme al “padre” della protezione civile On Zamberletti, ed ad un valente tecnico del CCR di Ispra, ed anche per questo che il Dipartimento ha finanziato al gruppo comunale lavenese una “Centrale di Monitoraggio” del lago dotandolo di un moderno Defender, mentre un funzionario dello stesso Dipartimento, il dott. Aldo Rainaldi, sin dal 1997, ha preparato il gruppo alla formazione nelle scuole con il Progetto Ministeriale “Scuola Sicura”, progetto che la prociv continua anche con la collaborazione della Provincia, settore protezione civile con i corsi di “formatore” nell’abito delle scuole. Molteplici i corsi sostenuti per aggiornamenti e formazione, anche in ambito antincendio ad “alto rischio”, all’uso delle attrezzature e corde. Fra le novità del 2014 l’uso di un moderno e funzionale “drone” usato per la prevenzione e per la verifica in tema di disseto idrogeologico, anche da parte della Regione Lombardia e l’inserimento del gruppo di arrampicata “free climbing” , che ha ricevuto il plauso durante l’esercitazione di Angera, dello stesso capo del Dipartimento Franco Gabrielli. Per questo 2015 è prevista a fine aprile un’esercitazione sul territorio, sulla base del nuovo, ed aggiornato Piano di Protezione Civile Comunale. Come noto il “capo” della protezione civile, essendo il gruppo comunale, è lo stesso sindaco pro tempore, Cosi da Alma Pizzi, si è passati come prociv a Sergio Trezzi, quindi Ercole Ielmini, ed ora con Graziella Giacon. Ma oltre ai franamenti, esondazioni e tracimazioni di novembre, con oltre 80 interventi, la prociv lavenese ha effettuato nel 2014, ben 23 gli interventi per la messa in sicurezza e recupero di animali, 40 interventi di disinfestazione dei calabroni, attività questa iniziata sin dal 1986. Lunga poi la serie di eventi ed interventi che, maltempo a parte, vedono in testa il taglio di alberi collassati su case, auto, o che hanno causato blocchi stradali. Quindi si sono fronteggiati allagamenti di abitazioni, interruzioni linee elettriche e telefoniche. Tre interventi per fuga di gas in centro Laveno e due falsi allarmi. 6 interventi a soccorso di persone disperse o in difficoltà, portate autonomamente a buon fine, fra cui la messa in sicurezza di una famigliola tedesca con due bambini di 5 e 7 anni, altri due interventi in collaborazione con soccorso alpino e Vf. 7 gli interventi per la rottura di tubazioni idriche, con allagamento di abitazioni e strutture pubbliche. 7 gli interventi per l’inquinamento da idrocarburi e olio nel lago e/o dei corsi d’acqua, con l’ausilio degli appositi assorbenti provinciali di contenimento. Vi sono quindi i servizi di sicurezza a grandi manifestazioni come il Ferragosto Lavenese, il pattugliamento delle coste lacustri durante il periodo di balneazione. Il ripristino e la nuova segnaletica sul tracciato tagliafuoco del Sasso del Ferro, con la posa di cartelli indicatori e di pericolo e la rimozione di ostacoli e alberi. Tre sono state le esercitazioni che hanno comportato la simulazione di evacuazione notturna e diurna, per incendio alla Fondazione Menotti Bassani ed altre ancora a Cadrezzate, Ranco ed Angera. Molte poi le ore, circa 75, dedicate alla prevenzione con l’impiego di decine di volontari, 200 ore dedicate ai traslochi di sede e al ripristino dell’operatività non dipendenti dalla nostra volontà. Il gruppo si avvale inoltre di una propria Associazione Prociv, ed è grazie a questa, a sponsor privati, ed alla popolazione, che si sono raccolte attraverso mance, donazioni i finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e vestiario, tanto che buona parte delle attrezzature attuali utilizzate dal Gruppo comunale, sono state messe a disposizione in una sorta di Comodato d’uso gratuito, dall’Associazione , come non da ultime le sacche attrezzate per superare zone impervie, lo stesso Drone, idrovore, motoseghe, decespugliatori, gruppo antincendio, gruppi elettrogeni, lampade, ed altre attrezzature. Per questo diciamo grazie ai nostri volontari, quale risorsa insostituibile, a quelle parte di popolazione che ha contribuito e al nostro comune.