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Le piene dei laghi

II Lago Maggiore, fra i bacini lacustri del distretto subalpino italiano, è il secondo per estensione (212 Km quadrati, dopo i 370 km quadrati del lago di Garda) per volume d'acqua (37,1 Km cubi, quindi, sempre dopo i 50.3 Km cubi del Garda) e con una profondità massima di 370 metri, in questo caso, dopo i 410 metri di profondità del lago di Como. La massima profondità del Lago Maggiore è localizzata nella porzione centrale del lago, tra Ghiffa e Calde. Il suo bacino imbrifero ( lago incluso) è vasto, si estende, infatti, per 6.599 chilometri quadrati, circa metà dei quali (3.369,5 chilometri quadrati) in territorio svizzero, il restante (3.229,5 chilometri quadrati) sono in territorio italiano.

La parte italiana è suddivisa fra le regioni Piemonte e Lombardia e precisamente; fra le province di Novara, Verbano Cusio e Ossola, di Varese e Como. La superficie del nostro lago ricade invece per 169,9 chilometri quadrati, in territorio italiano (80% circa) e per 42,6 chilometri quadrati in territorio svizzero. Il bacino di drenaggio ha un’altitudine massima di 4.633 metri sul livello del mare a Punta Dufour, vetta che si trova sul massiccio del Monte Rosa. Mentre la sua altitudine media risulta di 1.270 metri sul livello del mare. In questo areale si trovano altri 9 laghi naturali con superficie superiore a 0,5 chilometri quadrati ( Lugano, Orta, Varese, Comabbio, Monate, Mergozzo, Ritom, Biandronno e Piano). Vi sono inoltre circa 34 bacini artificiali con volume superiore a 500 milioni di metri cubi d'acqua che, in fase di piena, raggiungono la massima capacità di invaso di circa 600 milioni di metri cubi. Di questi, 16 bacini sono in territorio svizzero e raccolgono mediamente 431.70 milioni di metri cubi d'acqua e, 18 bacini sono in territorio italiano e raccolgono circa 175.73 milioni di metri cubi d'acqua. Pertanto con una superficie lacustre di 212 chilometri quadrati. Si pensi che ogni centimetro di altezza del Verbano è pari a circa 2 milioni e 100 metri cubi d'acqua. Quindi le dighe, se dovessero "tutte" cedere improvvisamente, potrebbero incidere per circa 1.5 di altezza sulla superfìcie lacustre (2,5 metri se si chiudessero contemporaneamente le dighe della Miorina). Non ha ragione d'essere quindi il detto "Gli svizzeri hanno lasciato andare le acque delle dighe", per quale motivo? Per farci dispetto? Gli invasi realizzati funzionano per la produzione dell'energia elettrica perché privarsene? Più semplicemente quando la diga è al massimo della portata l’acqua del fiume che la costituisce viene fatta by passare attraverso le apposite canalizzazioni e del resto come potrebbero trattenerla? La quota media del lago è di poco meno di 194 metri sul livello del mare, con un’escursione assoluta che negli ultimi 50 anni ( da quando è operata la regolamentazione delle sue acque, tramite gli sbarramenti della Miorina inaugurata nel 1943 e posta a 3 chilometri a valle sul Ticino dall'imbocco a collo di bottiglia di Sesto Calende attraverso il così detto "Dosso dei Murazzi") ha superato i 5 metri di altezza. La portata massima in uscita dalla Miorina è stata di 279 metri cubi d'acqua il secondo. Il livello minimo del Verbano è stato di 192.38 metri s.l.m. ( 18 marzo 1956, mentre per le esondazioni, il 14 ottobre del 1993 ha toccato i 197,61, ed il 16/17 ottobre del 2000 ha raggiunto il massimo di 197,96 avendo superato di 35 centimetri la piena già storica del '93. La media della piovosità sul bacino imbrifero è di 1000 millimetri l’anno. L'"Ondata di Piena" è intesa come il punto massimo che il lago tocca a seguito dell'evento meteo in corso che si registra dopo 12 ore circa dall'evento stesso. La lunghezza del lago, misurata secondo il suo asse principale è di circa 66 chilometri e il suo perimetro di 170 chilometri. Gli abitanti che risiedono nell'areale del Lago Maggiore, sono circa 600.000, per la maggiore parte concentrati negli insediamenti abitativi rivieraschi del lago stesso (Locamo, Ascona. Verbania. Arona. Laveno. Luino) e degli altri laghi del territorio ( Lugano, Varese, Omegna). Viste le periodiche esondazioni del Lago Maggiore e visto che in questi secoli si è continuato a costruire nelle aree di esondazione del suo bacino idrico, le strutture poste e interessate dall'esondazione dell'ottobre del 2000, debbono rispettare alcuni parametri come: arredi con scaffalature metalliche o in legno marino (no ai mobili in truciolato, moquette, pavimentazioni di legno ecc.) murature in grado di resistere all'umidità e all'azione idrica, impianti elettrici stagni, ed alti, con contatori e cabine Enel - Telecom, sopra i livelli dell'ottobre del 2000, ed altri accorgimenti che tecnici competenti possono suggerire secondo i casi. SCONSIGLIATO (SALVO CASI PARTICOLARI) L'USO DELLE IDROVORE DURANTE LA FASE DI ESONDAZIONE. QUESTE NON SOLO SONO INEFFICACI, MA CREANO DANNO. L'acqua del lago penetrata negli scantinati, o nei locali, attraverso il sottosuolo, le pareti, gli scarichi idrici, le tombinature ecc. e proviene dal bacino lacustre, è impensabile pomparla fuori dalle zone allagate, visto che finisce nuovamente nel lago e da qui rientra nuovamente (vedi vasi comunicanti)  creando tuttavia erosione nel sottosuolo e nei muri. Bisogna insomma imparare a convivere con le piene del lago! Claudio Perozzo -

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